sabato 31 dicembre 2011

Il classico post di fine anno

neanche poi tanto classico (da assumere a stomaco pieno prima della mezzanotte)



Siamo nelle ultime ore del 2011 e ho pensato: "ma sì, facciamolo questo postone di fine anno" per lamentarci il giusto e sperare l'insperabile.
Come ha detto una mia amica: "non sono i propositi che contano davvero, contano i bilanci". Io però per quest'anno voglio cambiare, niente spiaggia e niente mare. E niente bilanci da presa a male, niente controllo del passato, niente ansie senza finalità.
Mi ricordo che ho iniziato l'anno alla disperatissima ricerca di un oroscopo. Non di un oroscopo qualsiasi per il mio segno, ma di uno che parlasse veramente bene del mio segno e che potesse darmi positività.
Gli oroscopi servono un po' a questo, credo. Io ne leggo un po', scelgo il migliore ed inizio a crederci. Sì, lo so, è la classica profezia che si autoavvera che tante volte mi fa imparanoiare e mi regala ansia: è proprio per questo che ho scelto di usarla anche per regalarmi un po' di serenità.
Dicevo, l'oroscopo buono che trovai per quest'anno diceva letteralmente così:

"Tiburtina: Lavori in corso.
Dappertutto e su tutti i fronti.
Spostate le fermate degli autobus, spostati i capolinea, cambiati le tratte e i percorsi che portavano all’ingresso della metro. Chiusi alcuni negozi, altri trasferiti, aperta la libreria e chiuso il drugstore.
Cancro! Come si sta nella stazione Tiburtina? Male e bene contemporaneamente.
Attimi di schizofrenia. Fasi di esaltazione per il nuovo in arrivo si alternano a fasi di abbattimento per quello che si è raso al suolo.
Il 2010 è stato l’anno delle trasformazioni, dei progetti e dei lavori.
Consapevolezze e incoscienze.
Altri equilibri e altri assetti, sperimentando nuove geometrie e sposando nuove filosofie architettoniche come il feng shui.
Avete cominciato a tifare rivolta e, quindi: cambiamento.
Tiburtina fino ad oggi è stata la seconda stazione capitolina, sta lottando per diventare la prima.
Come voi state lottando per avere ciò che vi spetta.
La stazione del 2011 per voi sarà sempre Tiburtina, i lavori continueranno e voi sarete:
l’operaio, l’architetto, il geometra, l’ingegnere e l’80enne che osserva i lavori.
Buon lavoro. Passa la cera, leva la cera."


Io la cera l'ho tolta quasi tutta. Mi resta qualche ora per dare un'ultima lucidata ma sono quasi pronto.
Non so ancora se diventerò la prima stazione capitolina, la priorità della mia vita. Però so che sono un po' più operaio (ho spostato grandi carichi con il trasloco e mi son procurato quella simpatica ernia inguinale!). Sono anche un po' più architetto (ho ripensato la mia nuova vita nella mia casa nuova e ho riqualificato la mia stanza e i miei affetti) ma sono anche un pizzico geometra che sa stimare il valore delle persone, delle azioni e delle cose presenti nella sua vita.
Provo ad essere anche l'ingegnere di me stesso e sfrutto la scienza per applicarla alla tecnica e se la vita come l'ho pensata fin'ora non crolla o non collassa è anche un po' merito mio.
Sicuramente sono anche molto ottantenne che osserva. Osservo, osservo e ascolto e spesso ho imparato a far riposare i pensieri perché so che anche solo guardando e solo ascoltando posso imparare infinite cose. Lo so, anche se non sembra, è una risorsa grandissima che non mi lascerà mai a secco.

Nella nuova stazione Tiburtina, nel nuovo Andrea, si sta bene. Ci sono tante cose che miglioreranno con il tempo, per alcune ho bisogno di esperienza, per altre di entrare in funzione a pieno regime.
Vi invito a passare nella nuova stazione e nella mia nuova vita:

A mezzanotte non saluto solo un anno.
A mezzanotte c'è l'inaugurazione dell'Andrea che ho costruito fino ad oggi.

1 commento:

  1. Mi piace un sacco l'ironia. Soprattutto per me che studio a Roma, ma ancora non ci vivo!! Ti ho beccato su twitter e ora ti followo! Intanto ti invito anche a scoprire il mio blog.
    Un saluto e buon 'stiamo lavorando per voi' (o noi?)

    RispondiElimina

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